SANTUARIO MADONNA DI SAIANO, TREKKING IN VALMARECCHIA

Trekking in Romagna alla scoperta del Santuario della Madonna di Saiano. Sorge sulla cima di uno sperone di roccia calcarenitica ad un’altezza di circa 260 mt. Questo luogo della Valmarecchia è da sempre considerato vantaggioso in quanto posizionato nel margine sinistro del fiume Marecchia, tra Montebello, Pietracuta, Verucchio e San Marino.

LA STORIA

Il nome di Saiano deriva probabilmente da “Saxum Jani – Sasso di Giano” quando già ai tempi dei Romani doveva esserci in loco un tempio pagano a lui dedicato.
La prima documentazione indicante un castello sulla cima della roccia risale al 1186 ed il suo nome compare spesso, negli anni successivi, fra le liste dei Castelli che passavano da un signore locale all’altro.
Nel III volume della storia riminese del Clementini, si dice che nel 1370 il castello era posseduto da Galeotto Malatesta e ci dice che ospitava 6 persone/soldati con 6 paghe uguali di 15 fiorini al mese ed aveva 10 focolari. Oggi del castello non vi è quasi più traccia e sullo sperone di roccia rimane il Santuario formato da una torre, la chiesa e la canonica. Il santuario, importante per la gente della Valmarecchia, è ricordato in particolare per le grazie ricevute legate alla maternità ed alla siccità.

LA TORRE

Saiano era un luogo strategicamente importante in quanto la presenza di una torre cilindrica di avvistamento e segnalazione, tuttora presente, permetteva una triangolazione visiva tra Saiano, Verucchio, San Leo e Montebello.
La torre, molto interessante, sembra presentare analogie architettoniche e strutturali di altre torri presenti tuttora nella Val Marecchia, precisamente a Maciano (Pennabilli) e Cicognaia (Bascio) sebbene quest’ultima non sia di forma cilindrica. La datazione della torre oscilla tra il VII e XIV secolo. Secondo il Galassi era una torre campanaria collegata ad una chiesa del IX secolo mentre per il Tonini , essendo la torre costituita da blocchi di arenaria, sembrerebbe risalire al XIV secolo. Il Lombardi la colloca tra il IX e X secolo. Il problema della datazione resta quindi tuttora incerto.
Fino alla seconda metà del 1900 e solo in alcuni periodi, la torre è stata anche adibita ad abitazione del parroco di Montebello.

ALCUNE NOTE SULLA TORRE DI CICOGNAIA (BASCIO) VALMARECCHIA

Questa torre faceva parte di un castello nell’allora Contea Di Gattara, di cui oramai si intravedono solamente alcuni tratti perimetrali ed un fossato asciutto, posto a presidio dell’antica strada che dall’Adriatico conduceva a Roma. Famosa la frase dei pellegrini che passando dalla Valmarecchia dicevano “andremo a Roma se Dio vuole e se lo vogliono quelli di Bascio”
Oggi, ai piedi della torre, è possibile ammirare l’opera ideata da Tonino Guerra (16 Marzo 1920 Sant’Arcangelo di Romagna – 21 Marzo 2012 Sant’Arcangelo di Romagna) creata da Giò Urbinati ed allestita da Rita Ronconi. Sette tappeti in ceramica dedicati a personaggi del passato che sono transitati od hanno vissuto in questi luoghi.

LA CHIESA

Sembra che la chiesa, ora all’interno del Santuario della Madonna di Saiano fosse luogo di culto mariano e meta di pellegrinaggi già dal 1300. Infatti in alcuni documenti del 1356 si parla di un luogo sacro in cui si custodisce, venera e festeggia ogni anno la Madonna detta di Saiano.
All’interno della Chiesa, dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, si trova una statua della Madonna in gesso del XVI secolo.
Secondo la tradizione si racconta che quando la Madonna fu trasferita nella chiesetta di Montebello, più volte al mattino fu ritrovata miracolosamente a Saiano.
Il santuario fu abbandonato per un certo periodo di tempo e la statua semi distrutta, apparentemente nella notte di Pasqua del 1967. Restaurata la chiesa nel 1973, la statua è stata poi portata nella Chiesa di Montebello. Nel 1996 il santuario è stato inaugurato definitivamente dopo svariati anni di restauro.

L’EREMO

Oggi vi è presente un sacerdote diocesano che vi risiede stabilmente a nome di tutta la chiesa. Ai visitatori si chiede di rispettare il clima di silenzio e di raccoglimento dal cancello in avanti.

L.TONINI, Storia civile e sacra riminese, Rimini 1888, vol. V pag. 300 cit. in M.GARDINI, D.ROSSI , op.cit. p. 32
G.GALASSI, L’architettura protoromantica nell’Esarcato, Arti Grafiche, Ravenna 1928, pag. 26 cit. in M.GARDINI, D.ROSSI, op. cit. pag. 35
F.V.LOMBARDI nello studio “Studi montefeltriani” (1973) cit. in M.GARDINI, D.ROSSI, op. cit. pag. 35