QUALI INDUMENTI E’ MEGLIO INDOSSARE DURANTE UN’ESCURSIONE?…parte uno

ABBIGLIAMENTO A STRATI, QUESTO SCONOSCIUTO.

Dopo aver analizzato il perché vestirsi a strati, o cipolla, sia vantaggioso durante un’escursione in Emilia Romagna, vediamo ora come vestirci e come suddividere questi strati.
In questo blog parleremo dei due primi strati.

PRIMO STRATO, TRASPIRABILITÀ

Il primo strato che indosseremo riguarda gli indumenti intimi, cioè gli indumenti a contatto diretto con la pelle che, in estate e nelle mezze stagioni, sarà limitato a maglietta, slip e calzini. Per le donne è consigliato anche un reggiseno, meglio senza spalline, quindi il cosiddetto top.
La funzione fondamentale di questo primo strato durante un trekking in Romagna sarà la traspirabilità che servirà, quindi, per allontanare il sudore dalla pelle verso lo strato successivo o verso l’esterno favorendone l’evaporazione. Il tipo di materiale può variare, i pro e contro ci sono sempre ma l’importante è che il capo resti sempre ben teso e comodo onde evitare sfregamenti eccessivi sulla pelle. I calzini, molto importanti, devono essere rinforzati e spessi anche nella stagione calda mentre gli slip consigliati sono tipo boxer ma solo se le cosce non sfregano tra di loro onde evitare irritazioni superficiali di contatto.

Ricordiamo comunque che la scelta migliore per il nostro intimo non sarà mai quella che troveremo sui vari siti o manuali, ma sarà semplicemente quella che terrà presente che il primo strato deve garantire libertà di movimento, comfort e costante sensazione di asciutto, la traspirabilità insomma.

SECONDO STRATO, CALORE

Il secondo strato dovrà essere termico e garantirci una funzione di termoregolazione. Sarà composto da capi di diversa consistenza in base alla stagione ed al terreno che andremo ad affrontare in un trekking in Emilia-Romagna, Marche o Toscana. Questo strato dovrà inoltre essere composto a sua volta da diversi stati per poter regolare al meglio la nostra temperatura corporea. Ricordiamo sempre che siamo noi a riscaldare il nostro corpo e non gli indumenti che indossiamo. Cerchiamo inoltre di scegliere sempre capi che permettano diversi tipi di aerazione tramite aperture e cerniere, la temperatura interna cambia anche di molto con la sola differenza tra polsini allacciati e no. Per quanto riguarda invece i tessuti da scegliere, essi variano dal pile alla flanella di cotone che sono tutti validi se vi trovate bene e comodi. Facciamo però attenzione alle cuciture, piatte è meglio in quanto se sono alte e posizionate dove passano le cinghie o spallacci dello zaino sono guai.

Per quanto riguarda i pantaloni invece, ne troveremo di infinite qualità. Quello che dobbiamo cercare è un capo resistente se passeremo tra rocce, spine o rovi mentre leggero se percorreremo ampi spazi aperti. Naturalmente dovremo indossare capi più o meno traspiranti e leggeri in base alla stagione. In sintesi il modo in cui vestirci varierà in base alla quota dell’escursione, alla stagione ed alla vegetazione che incontreremo e non in base alla partecipazione ad una sfilata di moda!

Nel prossimo blog analizzeremo il terzo e quarto strato.

ALCUNI TREKKING IN ROMAGNA
ESTATE
INSEGUENDO L’AQUILA, ALLA SCOPERTA DEL FALTERONA

AUTUNNO
LA RUPE DELLA VERNA ED IL MONTE CARPANO

Sunto tratto dal libro “Corso Base di Escursionismo” di Marco Fazion Monte Meru Editrice