QUALI INDUMENTI E’ MEGLIO INDOSSARE DURANTE UN’ESCURSIONE?… parte due

ABBIGLIAMENTO A CIPOLLA, QUESTO SCONOSCIUTO

TERZO STRATO, ANTIVENTO

Il terzo strato, la cui funzione è quella di riparare dal vento e dall’umidità consentendo comunque una perfetta traspirazione, ha un ulteriore compito e cioè quello di proteggere gli altri due strati da strappi ed abrasioni.
Al giorno d’oggi vi sono diversi materiali adatti a questo scopo che vengono chiamati “Soft Shell”, tali capi sono leggeri, silenziosi nel movimento ed occupano poco spazio, tutte caratteristiche molto importanti durante un’escursione in Romagna, Marche o Toscana.
Ricordiamoci inoltre che un piumino od il famoso K-way non riusciranno mai ad adempiere all’uso richiesto perché non traspirabili ne resistenti.

QUARTO STRATO, IMPERMEABILITÀ

Eccoci arrivati all’ultimo strato chiamato Hard Shell, forse il più importante perché nonostante sia traspirante ci protegge dall’acqua e dalle intemperie! Ultimamente sono nati diversi tipi di tessuto ma il più famoso e primo in assoluto sulla scena commerciale rimane certamente il Gore-tex. Questo materiale è costituito da membrane micro porose sintetiche i cui fori sono migliaia di volte più piccoli di una goccia d’acqua. In sintesi, essendo una goccia di vapore acqueo del nostro sudore più piccola dei micro fori del tessuto, vi sarà traspirazione. Al tempo stesso essendo i fori del tessuto più piccoli di una goccia d’acqua si avrà impermeabilità, tutto qui!
Teniamo anche in considerazione che più un materiale è resistente all’acqua meno traspirabilità avrà e bisognerà cercare il miglior compromesso possibile in base all’utilizzo che ne faremo, quindi sempre in base alla quota dell’escursione, alla stagione ed alla vegetazione che incontreremo.

Per quanto riguarda K-way e mantelline, anche con la gobba, sono da considerarsi a tutti gli effetti indumenti appartenenti a questa categoria. Teniamo ben presente però che questi ultimi indumenti sono da utilizzare solamente se ci fermiamo aspettando che finisca la pioggia in quanto, se iniziassimo a camminare per lungo tempo così vestiti, ci ritroveremmo completamente inzuppati di sudore.

GUANTI, CAPPELLI, SCALDACOLLO

Per le escursioni non invernali saranno sufficienti guanti leggeri e copricapo in pile o lana che copra le orecchie e, nelle stagioni più calde, un copricapo in tela.
Un riguardo a parte per lo scaldacollo che dovremmo sempre avere con noi durante un trekking in Emilia Romagna e che potrebbe aiutarci in diverse situazioni, dal non respirare fumo o polvere allo scaldarci o proteggerci dal sole.

CONCLUSIONI

Dopo aver analizzato come vestirci a stati o cipolla come preferiamo dire, quello che importa veramente sarà la consapevolezza di avere una maggiore flessibilità nella scelta dell’abbigliamento perché tale scelta ci permetterà di passare il nostro tempo in natura con un miglior comfort e divertirci di più!

ALCUNE ESCURSIONI

INVERNO
ALPE DELLA LUNA, IL PALAZZO DEI MONACI

PRIMAVERA
INSEGUENDO L’AQUILA, ALLA SCOPERTA DELL’ALPE DELLA LUNA

Sunto tratto dal libro “Corso Base di Escursionismo” di Marco Fazion Monte Meru Editrice