LA SICUREZZA IN MONTAGNA, COSA FARE E NON FARE, IL CNSAS

CI FACCIAMO UNA BELLA CAMMINATA, UN TREKKING, UN’ESCURSIONE?

Una camminata in natura non è mai una pratica da prendere sottogamba. Molte volte ci si dirige in mezzo al verde poi, una volta arrivati, ecco le indicazioni che permettono di camminare fino ad un bel punto panoramico, un luogo altamente naturalistico oppure sulla vetta di una montagna. “Dai!… andiamo, c’è scritto 20 minuti solo!” E così si decide di andare, “facciamo due passi così digeriamo!”… ed eccoci a camminare con un bel paio di scarpe da tennis lisce, nuove e splendenti, ”mannaggia, speriamo proprio di non sporcarle!” e perché no, anche senza una bottiglietta d’acqua, tanto abbiamo appena tolto le gambe da sotto il tavolo!… Ecco, probabilmente questa è la peggior decisione che potevamo prendere ma il brutto è che ancora, purtroppo, non lo sappiamo!

MA QUANTI INCIDENTI CI SONO OGNI ANNO? 

Ogni anno sono tante, ma davvero tante vi assicuro, le persone che chiedono aiuto al CNSAS, cioè al Centro Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e purtroppo la maggior parte delle volte a causa di una “semplice” e non ponderata passeggiata in montagna.
Ci basta aprire un giornale od internet per scoprire, quasi quotidianamente nei mesi più freschi dell’anno, che il tale è caduto in un burrone, un’altro ha avuto un malore, quello è scivolato e si è rotto una caviglia, un’altro si è perso…per non dire peggio!

PERCHÉ ACCADE?

Semplicemente perché si parte impreparati e non si considera la natura per quello che è, cioè un qualcosa di vivo e continuamente in evoluzione. Vi posso assicurare che un sentiero intatto e perfetto fino a pochi minuti prima, di sovente si trasforma in una trappola solamente perché ha cambiato vento. Siamo oramai talmente abituati a frequentare sopratutto ambienti costruiti e gestiti dall’uomo che, quasi sempre, anche un luogo come la montagna ci appare amico e confortevole. Potremmo quasi arrivare ad immaginare un bel bar da qualche parte lungo il sentiero od in cima alla montagna!

TANTO HO IL CELLULARE!

“Vabbè, ma se anche capita qualcosa, ho sempre il mio super amico cellulare che mi toglie dai pasticci!”
Spesso l’abbiamo certamente pensato e tante volte ci è andata bene!
Quante volte abbiamo assistito al fantastico ballo del prende: “ma il tuo prende? …il mio non prende!… ma forse è colpa dell’operatore!… tu che operatore hai?… ma il tuo prende?… adesso no ma prima prendeva!… mha!”
In mezzo ai monti, ma può capitare anche lungo un fiume, in collina od in pianura, spesso neanche un debole segnale ci raggiunge quindi figuriamoci nel caso dovessimo effettuare una chiamata di soccorso! Probabilmente, ed in questo caso ancor di più, avremmo la conferma che la teoria dell’egregio Mr. Murphy esiste per un valido motivo!

COME RICHIEDERE AIUTO IN MONTAGNA

Ma sappiamo almeno qual’è il numero per le emergenze in montagna?… ecco!… appunto!!!
Il numero unico, attivo su tutto il territorio nazionale, del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica (S.S.U.E.M.) è il 118 oppure il 112 come Numero Unico di Emergenza (N.U.E.) nelle aree dove il servizio è attivo.
Al momento il N.U.E. è attivo in Italia in Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria e Provincie di Bolzano, Roma e Trento ed in alcuni paesi Europei che si sono già adeguati a nuove normative quali Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Regno Unito, Norvegia, Polonia, Slovenia, Spagna e Svizzera.

CHIEDERE SOCCORSO IN MONTAGNA

MISSIONI DI ELISOCCORSO

CNSAS

…foto, immagini e video estratti dal sito del CNSAS